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Tempo di Bilanci

Non ho un buon rapporto con il tempo. Citando Guccini potrei dire “Ma sai cos'io pensi del tempo e lui cosa pensa di me” (canzone stupenda, puoi ascoltarla qui e se decidi di fare una full immersion ti lascio anche il link del live 1997 a Firenze, io c'ero!).

Da sempre vivo un tempo molto pieno e che non ho mai imparato a calcolare mentalmente (come fate a svegliarvi un minuto prima della sveglia e a calcolare perfettamente quanto durano 5 minuti senza guardare l’orologio??), quando guardo ai mesi che compongono un anno trovo sempre un grande fervore di attività.

Dicembre per me non è soltanto il mese del Natale, della neve (magari!!) e del tempo lento con le persone che amo, è anche tempo di bilanci di fine anno.

Mi piace analizzare il tempo passato, vedere come l’ho riempito, quali scelte ho fatto e cosa magari avrei voluto e non sono riuscita a fare. Oggi, in una giornata di pioggia che invita alla riflessione, provo a condividere qui alcune riflessioni, che magari possono ispirarti.


Iniziamo dalle letture. Ho l'abitudine di tenere una lista dei libri letti durante l’anno e ultimamente amo farlo su Goodreads, una app che mi permette di creare una “sfida di lettura”, ovvero di stabilire quanti libri intendo leggere in un anno, e di tracciare ogni volume letto. La uso nelle sue funzioni base, volendo si potrebbero scrivere delle recensioni dei libri, condividerli in maniera social con altri utenti, avviare vere e proprie discussioni a tema.


Questo 2021 è stato un anno di grande lettura, sostanzialmente in linea con i precedenti. Da quando la libroterapia è diventata gran parte del mio agire professionale la lettura ha conquistato spazi durante la giornata: leggo per lavoro e quindi posso farlo per diverse ore ogni giorno. Anni fa leggevo più che altro di notte e nei ritagli, ora passo ore ed ore con i libri in mano e la quantità di pagine che riesco a leggere in un anno è aumentata parecchio.

Dei libri nuovi letti amo vedere non tanto il numero quanto la loro composizione: quali sono stati valutati per i nuovi percorsi, quali per i percorsi individuali, quali per curiosità personale, quali per me. Infine quali per collaborazioni che mi portano a scrivere recensioni su testi lontani dai miei gusti personali ma che spesso si rivelano scoperte interessanti. Nella lista dei libri letti ritrovo i miei umori, le mie passioni, i miei interessi culturali e il mio lavoro con i lettori che si affidano a me per la libroterapia.

Tu hai mai provato a guardare la lista dei libri letti chiedendoti cosa dice di te? Sono curiosa delle abitudini dei lettori.



Se vuoi un suggerimento, secondo me un buon modo di capitalizzare le letture è tenere un reading journal, anche molto semplice: se non ho tempo di fare di più segno le citazioni del libro che sto leggendo e i pensieri che emergono. Quando rileggo le pagine il ricordo dei libri letti è molto forte e ripercorro le esperienze vicarie che la lettura mi ha donato. Ti piacerebbe avere qualche spunto per il reading journal? Fammelo sapere nei commenti!



Procedendo nel bilancio, penso alle numerose persone seguite in gruppo o singolarmente, da questo punto di vista l'online è stata una piacevole scoperta e un buon modo per abbattere le distanze. Le molteplici storie che mi vengono raccontate e sulle quali provo a portare nuove consapevolezze, maggiori sicurezze ed spesso nuove domande e punti di vista, sono veri e propri doni. Guardando ai dodici mesi dietro di me mi emoziono pensando alla fiducia che mi è stata data da tutte le persone che decidono di raccontarsi a me. Amo custodire le storie di vite che non sono la mia (visto che è venuta spontanea la citazione approfitto, se non conosci questo libro di Emmanuel Carrère, Vite che non sono la mia, per consigliartelo!).



La successiva voce del mio bilancio annuale riguarda le aule tenute: in presenza (non quest’anno) o online, ho l’opportunità di condividere gli argomenti che conosco, di provare a promuovere il cambiamento attraverso la formazione ed anche di portare colleghe e colleghi a conoscere la mia metodologia. Per me fare formazione è da sempre una occasione di crescita: nel ruolo di formatrice riorganizzo i miei contenuti, affino gli strumenti della mia cassetta degli attrezzi, raccolgo feedback e nuovi spunti. Le email che arrivano dopo i momenti formativi riempiono di calore e anche quando per fare formazione viaggiavo su e giù per l’Italia riuscivano a cancellare la stanchezza e davano senso ai km percorsi (mai sembra una vita fa, succede anche a te?). Mi piace considerarmi una consulente di eudaimonia per le persone e le organizzazioni, ti andrebbe se ne parlassi qui?



Sfogliando la mia agenda ed anche il diario delle riflessioni amo ripensare ai luoghi visitati e alle esperienze che mi hanno nutrita. Ultima voce, almeno per adesso, del mio bilancio 2021. Sono convinta che la fruizione della bellezza sia fondamentale per la nostra vita e cerco sempre di inserire nel corso dell’anno momenti di scoperta e di meraviglia. Non si tratta necessariamente di andare lontano, a volte basta tornare in quel posto che amiamo e che magari abbiamo dietro casa.

Da un paio di anni è tappa per me fondamentale il Labirinto della Masone, creato da Franco Maria Ricci, lo conosci? Per me è diventato un posto dell’anima, in cui passare una giornata persa non solo dentro al labirinto di bambù ma anche immersa in stimoli culturali che mi sono necessari. Di Labirinti mi sentirai parlare parecchio, sono un interesse forte degli ultimi anni e ne è nato anche un percorso che partirà a gennaio (se ti ho incuriosito scrivimi!).



Questo anno anche il lago è stata una meta di piacere e mi rendo conto solo adesso che è mancato il mare, per una serie di ragioni, e che devo recuperare, magari con qualche bella passeggiata invernale (io trovo che il mare d’inverno sia molto più evocativo che in estate, ma sarà perché non amo stare in spiaggia al sole, tu che ne pensi?).



Il 2021 è stato un anno generativo, che si chiude con un trasloco, che in qualche modo è legato al bilancio dell’anno passato. Da gennaio la mia attività avrà uno spazio nuovo: tutto è successo velocemente e quasi per caso, o forse proprio perché era il momento giusto. Quindi passerò qualche giorno a fare scatole in studio, a decidere cosa tenere e cosa invece lasciar andare e come arredare lo spazio nuovo, che mi darà la possibilità di proporre attività in piccoli gruppi che non vedo l’ora di raccontarti.



L’anno si chiude con un cambiamento e credo che questo mi farà fare una lunga lista di buoni propositi, tu ne creerai una?

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